martedì 23 maggio 2017

Di nuovi progetti e di vecchi: il fasciatoio portatile

In piena fase creativa, che a volte rasenta la pazzia..., penso e ripenso a un'idea, oppure a due, anche  a tre contemporaneamente, saltando da un progetto all'altro come una cavalletta impazzita. 
Come in questi giorni... in cui nel mio laboratorio pare scoppiata una bomba: stoffe accatastate in ordine sparso, cerniere dappertutto, piano di lavoro seppellito sotto miliardi di ritagli, strumenti, spilli, rotelle, squadre...
Vi rismarmio la foto... 

La mente creativa lavora lavora, anche di notte, ed è molto difficile tenerla a bada soprattutto in certi momenti. Forse anche perchè io un'organizzazione precisa non me la sono ancora data: non so bene dove voglio andare, so che mi piace cucire e che ho varie possibilità davanti... ma che fare?
Rifletto, studio, cerco la mia strada nel mondo dell'hand made...
E intanto cucio e ricucio. Sì, perchè "a volte ritornano" è proprio una perla di saggezza per quanto  riguarda me e la mia attività di creativa.

Ci sono progetti che inizi e non finisci, ma poi li riprendi. Oppure ci sono progetti che inizi e finisci, ma poi li riprendi lo stesso per migliorarli e rifarli a causa di una visione diversa del loro utilizzo o della comodità o dei suggerimenti ricevuti.
E' il caso del mio fasciatoio portatile, primo grande progetto frutto interamente della mia mente bacata (come amo definirla io con affetto e gratitudine).



Ne parlavo qui, mille anni luce fa per quanto riguarda la mia consapevolezza e le mie capacità pratiche di cucito.
Non era male, devo dire...
Ma ci sono mega difetti che non si possono non vedere...

Nel tempo ho rivisto le misure, i materiali, la disposizione del velcro e anche la decorazione della parte anteriore. 
Ho aggiunto le applicazioni 3D e anche la personalizzazione... così ogni bimbo può avere il SUO fasciatoio!

E poi... e poi mi sono migliorata nelle finiture, non c'è che dire! 
Riguardando i vecchi lavori, mi rendo conto che nel tempo non è solo l'impratichirmi e il migliorarmi con la tecnica, per così dire, ma anche la consapevolezza e la considerazione che ho nei confronti di questa passione che mi rende migliore nel coltivarla.
Dando valore a una cosa, automaticamente quella cosa ha più valore. E ne ha anche per gli altri...

Fino a quando io stessa consideravo le mie creazioni come "lavoretti", per tutti erano i "lavoretti di Maela". Poi finalmente ho preso coraggio e ho visto la bellezza del mio fare, imperfetto spesso, migliorabile sempre, ma non per questo meno importante e fondamentale per il mio cammino.

Sto imparando dal cucito ad essere io per prima a credere in me stessa, nei miei progetti, nei miei sogni... a coltivare le speranze e a farle fiorire!
Non sempre è facile...
Metterei tante faccine qui...

E tu? Cosa ne pensi?
Mi piacerebbe sapere il tuo parere... lascia pure un commento!


E se ti piace il mio fasciatoio, qui trovi il cartamodello e qui puoi contattarmi per averne uno personalizzato!

A presto!      
                                                            Maela